Chiusura delle regioni per Covid, cinque con indice Rt maggiore di 1,5 a rischio blocco – Corriere.it

C’era la paura di accelerare l’infezione. E ora, secondo gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, l’Italia si sta muovendo in questa direzione scenario 4: il più serio. Uno per il quale dovrebbe essere valutato il blocco completo.

In particolare l’allarme è alto per 5 regioni – Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta – e per la provincia autonoma di Bolzano. Osservazione speciale a Milano. Ci sono tre settimane in cui l’infezione non diminuisce, sarà necessario valutare misure più drastiche. Lo afferma uno studio presentato al governo, dove per valutare i rischi per la popolazione e l’impatto sulle istituzioni mediche, vengono descritte le situazioni e le possibili modalità per eliminarle.

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Dopo la controversia vengono contate le cifre. In particolare, RT, l’indice di infettività. Lo studio afferma: “In questo scenario, i valori regionali di Rt sono prevalentemente e significativamente superiori a 1,5 (cioè, con stime di un intervallo di confidenza del 95% di Rt maggiore di 1,5). Un simile scenario potrebbe portare rapidamente a un gran numero di casi e segni evidenti di sovraccarico da parte dei servizi di assistenza senza la possibilità di scoprire l’origine di nuovi casi “. Ciò potrebbe portare a un “sovraccarico dei servizi sociali per 1-1,5 mesi se l’epidemia non si diffonderà prevalentemente tra i più giovani, come osservato a luglio / agosto 2020, e le categorie più vulnerabili, come gli anziani”.

Ma, aggiunge l’ISS, “sembra improbabile che possa proteggere le categorie più fragili in presenza di un’epidemia caratterizzata da questi valori di trasmissione”. E spiega: “In uno scenario nazionale di questo tipo, si presume che molte regioni siano classificate come gruppi ad alto rischio, e dato il tasso di diffusione e il rapporto tra le diverse regioni, è improbabile che ci siano situazioni con rischio meno che moderato”. Infine, “Se una situazione ad alto rischio persiste per più di tre settimane, è probabile che siano necessarie misure di contenimento molto aggressive”.

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Chi rischia

Il commissario straordinario per le emergenze del Covid Domenico Arcuri ha confermato che “l’aumento del contagio non è mai stato così rapido. Positivi otto volte più di tre settimane fa. Con queste cifre nessun sistema sanitario, per non parlare di quello italiano, potrà resistere ”, ha ammonito in conferenza stampa, sottolineando come le regioni“ possano attuare piani di potenziamento ospedaliero da maggio ”.

Tra quelle maggiormente a rischio di blocco c’è l’Azienda, che per la prima volta supera i 3.000 nuovi contagiati in un giorno, ea Napoli – 603. Ma anche la Lombardia si avvicina a una soglia critica: ieri ha registrato 7.339 nuovi positivi, altri 53 ricoveri in terapia intensiva e 57 morti. E soprattutto il Milan è sotto i riflettori. Il microbiologo Andrea Chrysanti ha detto ieri: “Lo avrei fatto a Milano 10 giorni fa”. Ha criticato anche la situazione a Bolzano, Liguria e Lazio. L’Alto Adige lascia una linea morbida: bar e ristoranti (aperti la sera) chiudono alle 18:00.

30 ottobre 2020 (modifica il 30 ottobre 2020 | 06:53)

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