Biden elegge Deb Haaland come ministro dell’Interno. Il primo nativo americano a capo del dipartimento è stato Corriere.it

Il presidente eletto Joe Biden ha nominato Deb Haaland, un deputato del Partito democratico del New Mexico come ministro degli interni. Se il Senato lo confermerà, sarà un traguardo storico: il primo capo del governo americano dei nativi americani. Nativi americani, i primi cittadini del continente, oggi sono in gran parte gli ultimi del paese.

La nomina è stata appoggiata anche dalla presidente della Camera Nancy Pelosi, nonostante Hollande abbia lasciato un seggio alla Camera, che però dovrebbe essere saldamente nelle mani del Partito Democratico. L’Olanda non solo guiderà un dipartimento che è direttamente coinvolto nella vita e nel benessere di 1,9 milioni di nativi americani che vivono negli Stati Uniti, ma giocherà anche un ruolo centrale nella gestione ecologia e piano climatico – temi sui quali è intervenuto il Congresso e sui quali i popoli indigeni del mondo sono estremamente sensibili e attivi in ​​seno all’ONU.

Per i nativi, Il Dipartimento dell’Interno è di grande importanza perché sovrintende ai territori federali e alle risorse naturalisi trova principalmente negli Stati Uniti occidentali. Uno dei suoi compiti sarà ripristinare la protezione in queste aree sotto il controllo federale, perse durante l’amministrazione Trump, che le aprì all’estrazione mineraria e allo sfruttamento petrolifero. “Sarà un onore”, ha detto il 59enne parlamentare alla gente della Laguna di Puebla (Il nome di Holland è di origine norvegese, così come suo padre, che era un ufficiale della marina) che è già passato alla storia come una delle prime due donne indigene elette al Congresso nel 2018 (insieme a Sheris Davids del Kansas).

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È nata in Arizona in una città famosa per la canzone Eagles: Winslaw. È una madre single che si guadagnava da vivere con la “salsa” messicana: a volte non poteva pagare l’affitto ed era costretta ad andare a fare amicizia con la figlia. Successivamente ha studiato legge all’Università del New Mexico, ma non le è stato permesso di sostenere l’esame, altrimenti non credeva che sarebbe entrata in politica.

Doveva sostenere la sua nomina non solo 120 atamani ma anche una cinquantina di colleghi democratici e pochi repubblicani. Aveva un vero sostegno bipartisan, che includeva i progressisti Bernie Sanders. I suoi sostenitori hanno scritto lettere a Biden, chiamandola il candidato più qualificato oltre che una scelta storica.

I nativi americani non sono un blocco monolitico. Ad esempio, i Lamba in North Carolina hanno preferito Trump, e anche tra i Navajo ci sono elettori repubblicani. Ma non c’è dubbio che la maggioranza abbia scelto Biden. Ora ti chiedono di rispettare le promesse fatte durante la campagna elettorale. Uno di loro è questo Orecchie da orso, il territorio, stabilito da Barack Obama come monumento nazionale quando era presidente e poi ridotto dell’85% da Trump, viene riportato ai suoi confini originari.

17 dicembre 2020 (modifica il 17 dicembre 2020 | 23:02)

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